La cinta fortificata, (le Mura Megalitiche del VI secolo a.C. tuttora le più estese e ben conservate del dominio sannita) posta sul Monte Acero a 732 m. garantiva la sicurezza e la difesa del “pagus”, mentre le attività principali, l’allevamento ed il commercio, si svolgevano nelle valli.
“I blocchi in opera poligonale sull’Acero sono gli unici avanzi della rocca annoverata tra i maggiori esempi dell’architettura militare dei Sanniti; le mura che si svolgono lungo un perimetro irregolarmente quadrangolare, sono costituite da grossi blocchi poligonali tendenti al rettangolare, cavati dal calcare stratificato del monte, secondo i naturali punti di rottura: gli interstizi sono riempiti di pietrame minuto.
La cinta ha un perimetro di circa 3 Km. e l’altezza media del muro è di m. 3,50 circa.
Una porta si trova in un saliente sul lato meridionale in direzione di Telesia, dove la quota della cinta si abbassa leggermente seguendo il pendio. Un’altra porta si trova nel punto più basso della cresta fra le due cime.”


Da F. Russo, “Faicchio fortificazioni sannite e romane”, pag.121 - Op. cit.