Massa, nella provincia beneventana, è una
frazione del Comune di Faicchio da cui dista 3 Km; abbraccia un
vasto territorio e dai 138 del 1789, attualmente conta circa 600
abitanti.
I primi abitatori del territorio su cui sorge Massa furono i Pelasgi
(XVII sec. A.C. circa) che provenienti da settentrione e prevalentemente
dallest europeo asiatico, occuparono gran parte della penisola,
tra cui la nostra Valle del Titerno.
In epoca sannitica, quando le genti Osche, affini ai Sabini, erano
organizzate con un patto di alleanza, il territorio di Massa ne
costituiva unarticolazione (Arce).
Successivamente il pagus si stabilì a valle con
il nome di Massa (da Massimo Fabio detto il Temporeggiatore). In
questo periodo, data limportanza della Via Latina che la attraversava,
Massa ebbe un grande progresso sia artigianale che commerciale.
Fin dai tempi degli Angioini, ebbe una sua autonomia
ed un suo catasto, ma nel 1483 fu data a Diomede Carafa da Ferdinando
DAragona e rimase nelle mani dei Carafa fino allabolizione
della feudalità. Conservò la propria autonomia fino
al 1811, quando si formò la circoscrizione di Cerreto Sannita
e diventò comune di San Lorenzello e Massa (notar Lorenzo
Faenza). Nel 1834, con R. Decreto fu annessa a Faicchio come frazione.
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La viticoltura, il vino, l'artigianato e ad altri
prodotti della terra, sono lasse portante dell'economia del
paese.
Già nel I° secolo a.C., sulle colline e sui pendii del
monte Acero, veniva praticata la coltivazione della vite: ce lo
tramanda Orazio, il cantore del vino e dellamore, della gioia,
della vita serena e della campagna. Orazio, originario di Venosa,
nei suoi lunghi viaggi tra Roma ed il suo paese, passava per Massa,
lungo la via Latina; e riposandosi esclamava: Hoc erat in
votis - Nunc est bibendum (questo era il mio desiderio - ora
si deve bere!).
La caratteristica dei massesi che colpisce maggiormente il forestiero
è lospitalità: non ordinaria e di maniera, ma
spontanea, semplice e nel contempo orgogliosa di ciò che
si offre.
Lattuale Massa di Faicchio è un ridente centro residenziale,
adagiato tra le falde orientali del maestoso Monte Acero ed il fiume
Titerno, in una conca verde di elci, ginestre, filari di viti, frutteti
e prati, ad unaltitudine di 172 m; per la vicinanza del massiccio
del Matese gode di un clima di bassa montagna, particolarmente indicato
nella climatoterapia per la purezza dellaria, per la bellezza
del paesaggio, per la quiete e la rigogliosa vegetazione.
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